domenica 21 marzo 2010

VMAN: Articolo e traduzione!!






































PER NICK JONAS LE COSE STANNO ANDANDO BENE. HA VENDUTO UN’INFINITA’ DI DISCHI CON I JO BROS, PASSATO L’ADOLESCENZA A DIFENDERSI DALLE FAN, ED E’ STATO FIDANZATO CON MILEY CYRUS. ADESSO TUTTO QUELLO CHE VUOLE E’ ESSERE PRESO SUL SERIO DAL MONDO.
Testo di Jacob Brown “LA MIA VERA SCOPERTA MUSICALE E’ ARRIVATA A DIECI ANNI, CON STEVIE WONDER E I JACKSON 5…QUALCHE ANNO DOPO HO COMINCIATO A CREARMI UN MIO STILE” – NICK JONAS “CON I DISCHI, CON L’ARTE, VOGLIO ESPRIMERE PIENAMENTE ME STESSO, ESPRIMERE I PENSIERI, LE STORIE, E LE IDEE CHE HO.” – NICK JONAS Sembra calato nella parte – la pettinatura, l’atteggiamento fiducioso, gli occhi profondi e tutto il resto, come dimostrano le foto – ma Nick Jonas è una rock star? Il diciassettenne era conosciuto finora come il “riccioloso” fratello più giovane dei Jonas Brothers. Non ne era il leader, compito affidato al più estroverso fratello mezzano Joe. Ma ne era la forza trainante, il compositore, l’immagine, il cervello. La saggezza popolare da sempre sostiene che è la Disney a tenere le redini dei Jonas Brothers, ma in realtà è Nick a dirigere tutto da dietro le quinte. Il suo entourage di adulti scherza chiamandolo “the president, ma il rispetto che gli mostrano mentre attraversa a grandi passi l’atrio del Grand Soho per questa intervista mi fa capire chiaramente che il soprannome non è solo uno scherzo. Ora Nick è pronto a spingere ulteriormente le cose. Con la sua nuova band, Nick Jonas and the Administration, e il suo primo album, Who I Am, ha deciso di mostrare al mondo che è cresciuto. La famiglia di Nick Jonas viene dal New Jersey, dalle parti del Texas. Suo padre, Kevin Jonas Sr., pastore evangelico e musicista, ha cresciuto Nick e i suoi fratelli con una dieta a base di Gesù e musica da chiesa – la maggior parte della quale scritta e cantata da lui stesso. Tutt’oggi la famiglia Jonas è credente; come tutti sanno Nick e i suoi fratelli indossano gli anelli della purezza, impegno di castità fino al matrimonio (Kevin, il fratello più grande, appena sposato, probabilmente ha tolto il suo). Ma Jonas Sr. era affascinato anche dal mondo della musica pop, portando presto la famiglia nella Billboard top 40. I viaggi in macchina erano trascorsi analizzando melodie, cori e accordi. “La mia vera scoperta musicale è arrivata a dieci anni, con Stevie Wonder e i Jackson 5, ed è cominciata ispirandomi a loro, perchè erano giovani quando hanno iniziato, come me,” dice Nick. “qualche anno dopo ho cominciato a crearmi un mio stile, ho scoperto nuovi artisti che hanno formato il mio panorama musicale. Ad esempio i Kings of Leon, che ne occupano una parte consistente.” E’ significativo che, senza suggerimenti, i Kings of Leon siano la band contemporanea a cui Nick fa riferimento. In qualche modo, è una band che non poteva allontanarsi di più dalla propria educazione. In altre parole, non potevano essere più vicini. I membri imbevuti di whiskey del country alternativo e del blues hanno ispirato i Kings of Leon a diventare rock star nel modo sovversivo dei Rolling Stones. Diversamente da Nick, bevono, fumano e fanno sesso. Come Nick, possiedono la rara – particolarmente alla luce della pessima industria musicale di oggi – abilità a vendere album. L’ultima distribuzione della band è stata disco di platino in America, al sesto posto per il disco di platino in Inghilterra e all’ottavo in Australia. Come Jonas Brother, Nick può vantarsi degli stessi risultati (l’album è andato esaurito due o tre volte). Ma una similitudine più profonda spiega l’affinità di Nick. I Kings of Leon sono tre fratelli e un cugino: Caleb, Nathan, Jared, e Matthew Fallowill. I fratelli Fallowill sono cresciuti in una casa cristiana evangelica. Loro padre è stato pastore durante la loro giovinezza. Ovviamente, nessuno ha mai “accusato” i Kings of Leon di essere una band cristiana, ma il leader Caleb Fallowill non ha problemi a collegare la sua carriera musicale con la sua educazione religiosa. “Ogni bambino un giorno o l’altro guarda a suo padre. Per molto tempo ho saputo di voler fare qualcosa di grande, e per lungo tempo ho pensato che l’avrei fatto diventando pastore come mio padre,” racconta. “Vuoi sentire che quello che stai facendo è importante. Per questo motivo, quando saliamo sul palco, diamo tutto noi stessi.” E questo è esattamente quello che ha affermato Nick. “La mia fede ha un grande ruolo in quello che sono: un ragazzo cristiano che suona musica pop-rock. Sono in una pop-rock band, non una band cristiana,” dice. “Ammiro i Kings of Leon. Penso che i loro dischi siano fantastici. Uscendo con loro posso vedere che sono bravi ragazzi. E’ forte vedere che riescono a fare quello che amano. Ma penso anche che apprezzino il luogo da cui vengono, e che li ha plasmati così come sono.” Nick Jonas vuole, e forse merita, di essere visto come una rock star uscita dagli stessi panni dei Fallowil, ma lotta per spiegare perchè lui è una band Disney e loro no, perchè lui non si è mai ribellato come loro e la maggior parte dei suoi eroi si. “Forse si tratta di preferenze,” dice. “Io preferisco rendere felice la gente con la mia musica. Preferisco vedere il sorriso sul volto di qualcuno dopo una mia canzone.” Questo potrebbe essere vero, ma i testi di Who I Am suggeriscono qualcosa di diverso. In “Rose Garden”, dice: “lei era giovane ma non ingenua/sempre più saggia della sua età/sperando che nessuno la vedesse/ogni volta che si asciugava le lacrime.” In “Vesper’s Goodbye” dice: “”Come un proiettile attraverso il petto/mi hai fatto sdraiare per riposare/finchè l’amore è l’ultimo respiro/adesso muoio e bacio le tue dolci labbra, addio.” Nessuna di queste frasi fa nascere il sorriso a qualcuno; ma suggeriscono qualcosa che, se non fa ribellare, fa almeno riflettere. Quando lo facciamo presente a Nick, è come se non avesse mai compreso prima che la sua musica alla lunga non è innocua come quella dei Jonas Brothers. Ammette: “Si, ci sono canzoni che non sono necessariamente canzoni allegre. Ti fanno pensare di più. Questo mi intriga, come l’effetto di un film bellissimo ma triste.” Allora è una questione di preferenze come dice lui, si tratta della sua religione, o di qualche altra cosa che lo costringe a un’immagine pulita? “Costringere non è la parola giusta,” risponde cauto. “Il modo migliore per descriverlo va trovato pensandoci moto. Okay, non sta tutto nell’album, ma quando faccio un meet and greet con i fan, o qualsiasi rapporto con loro, io sorrido; io sono felice; cerco di farli felici. Con i dischi, con l’arte, voglio esprimere pienamente me stesso, voglio esprimere i pensieri, le storie e le idee che ho. E con questo disco penso di aver fatto il miglior lavoro che avrei potuto fare.” Alla fine della giornata, gli unici a cui importa – i fan di Nick Jonas – non si preoccupano di tutto questo. Loro si mettono in coda per i biglietti, urlano a squarciagola ai concerti, dopodichè vanno a comprare l’album. Sono una certezza. I critici piagnucoleranno e si lamenteranno per il suo successo. Ma guarderanno indietro e vedranno questo album come un momento alla Justin Timberlake per Nick, il momento di passaggio dalla precedente plasticità da boy-band in una nuova e indipendente identità. Potrà essere una medicina da ingoiare, ma dovranno ammettere che, si, Nick Jonas è una rock star.

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